Dall’argilla al manufatto di ceramica
I manufatti sono realizzati con differenti lavorazioni: al tornio; con la modellatura diretta; il pressaggio manuale dell'argilla nei negativi in gesso ricavati sui propri originali modellati dal blocco di terra. Quest'ultimo procedimento permette un maggior controllo dello spessore ed eliminazione di bolle d’aria, riducendo la percentuale del rischio di rottura in cui incorre la creazione diretta durante le fasi di essiccazione e cottura. Lo stesso vale per la tecnica del "colaggio" nei negativi composti che per ogni forma nuova richiedono la soluzione del problema di eliminare tutti i sotto-squadra con il minor numero di tasselli possibile; la realizzazione di questi negativi è lunga e laboriosa, (non sono propriamente stampi perché l’oggetto non ne esce finito e tutto è manuale, non vi interviene alcun macchinario), dopo l’uso bisogna farli asciugare al caldo ed il gesso bagnandosi e riasciugando con il calore più volte si sfalda pertanto se ne possono ricavare solo un numero limitato di pezzi finiti.

manufatti in argilla
Il manufatto in argilla richiede quindi la lunga e delicata fase di essiccazione che non deve subire fonti di calore dirette né eccessivi sbalzi di temperatura, altrimenti con il ritiro della materia troppo rapido a causa dell'evaporazione dell' acqua si verificano spaccature, crepe, deformazioni (quest’ultime soprattutto in forme piane che facilmente si “imbarcano”) e non sempre si notano subito, talvolta la tensione interna verificatasi in questa fase porta alla rottura del manufatto durante l’ulteriore sollecitazione della cottura, con un danno maggiore per l’attività.