Ha colto nel segno il virologo di Genova affermando che ogni medicina può causare effetti collaterali anche gravi, i vaccini attuali non sono più pericolosi di tante altre medicine assunte senza porsi troppe domande. Una grande verità, ma chi si rende conto della portata di questa affermazione fatta per convincere i restii a vaccinarsi? Nemmeno il dottore stesso, altrimenti non l’avrebbe probabilmente detta.
Proprio questo è il dilemma, da più di mezzo secolo si abusa della medicina assumendo prodotti della chimica farmaceutica senza che vi sia una necessità pressante nella maggior parte dei casi. Si comincia fin da bambini, che dico, fin dal grembo della madre a compromettere il sistema immunitario naturale, assumendo da un canto alimenti non salutari e con ogni sorta di additivi nocivi, pesticidi, contaminazioni di ogni genere a cui si aggiunge fumo, alcool, caffè quando assunti senza moderazione … dall’altro medicinali per ogni piccolo malessere, dovendo poi aumentare dosi e potenzialità dei farmaci se arriva un malanno più serio. Per tacere di altri prodotti o interventi a cui persone sane si sottopongono. I dottori sono esperti in questo, la laurea sembra che serva soprattutto per incentivare l’economia globale oltre che a perseguire i propri interessi personali; la salute delle persone è l’ultima cosa da considerare, se si giova rimanendo in linea con gli interessi è certo un successo e una soddisfazione, ma anteporre la salute delle persone quando questo non porta a nessun giovamento economico sul piano sia personale che collettivo o addirittura causa una perdita non è ammesso. Se un dottore lo facesse per sua coscienza, verrebbe probabilmente solo deriso dai colleghi finché la perdita fosse esclusivamente personale, se però questo suo coscienzioso riguardo per la salute altrui intaccasse visibilmente gli interessi del sistema sanitario, verrebbe addirittura radiato dall’ordine dei medici.
Ne abbiamo ora un chiaro esempio, ai pochi medici che hanno ancora un po’ di buonsenso e ci tengono alla salute dei propri pazienti come alla propria facendosene una coscienza e non mirando solo al lucro, viene impedito di lavorare se non si vaccinano. La verità prima o poi verrà alla luce, con le gravissime conseguenze a cui porterà questa vaccinazione di massa. Le tante morti avvenute per il covid-19 sono proprio da imputare a quanto detto sopra, sono la conseguenza di più di mezzo secolo di abuso di medicine e vita insana. Quel che più accora sono le morti di coloro che sono stati costretti a vaccinarsi, o vi sono stati comunque trascinati passivamente facendolo senza personale convinzione e le conseguenze che i vivi dovranno subire in futuro, o di cui sono già vittime con gravi effetti avversi.
Se si seguono i fatti dall’inizio della diffusione del virus, anche solo qui in Italia, si mostra chiaramente come si è andati di errore in errore, per coprire il primo se ne ha commesso un altro ancora più grave e così avanti di questo passo. (Si veda il piano pandemico non aggiornato, la mancanza di mascherine e altri dispositivi di protezione persino per medici e infermieri …). Ora nessuno ha più il coraggio di dichiarare le proprie responsabilità, per questo si cerca di confondere tutto, di rimediare con misure drastiche che coprano il misfatto e ci si innoltra ancora di più in una situazione degna invero di essere chiamata un crimine verso l’intera popolazione. Si cerca di sgravarsi della colpa addossandola ad altri: i non vaccinati, che sono in realtà le uniche persone di buonsenso. Si sa, in un gruppo di briganti l’unica persona onesta viene condannata che i briganti non condanneranno certo mai se stessi ed essendo la maggioranza… (Lo so anche per esperienza, io stessa due anni addietro ho subito un affronto di simile natura con una meschina calunnia al di fuori di ogni ragionevolezza che si potrebbe definire il colmo dei miei concittadini, per il solo fatto di condurre una vita riservata, dedita al lavoro, non prender mai parte alla loro corruzione e vita mondana, non frequentare né bar, né discoteche né alcun locale pubblico, non badare agli sfaccendati che insistentemente mi mettono gli occhi addosso … ognuno valuta sempre gli altri secondo il proprio stile di vita e il proprio livello culturale, a nessuno viene mai in mente che un’altra persona può non aver alcun interesse per nessuna delle cose che interessano a noi, anzi disprezzarle e sfuggirle).
Se poi si considera che il virus è comparso probabilmente proprio per causa della scienza, per la mania scientifica di intromettersi nei fattori naturali più del lecito (tra l’altro studi che si basano sulla sofferenza di animali usati come cavie, già questo è un crimine contro la natura) e poi si assiste come proprio questa scienza colpevole viene continuamente chiamata in causa, come l’unica garanzia che si agisca in modo giusto nell’interesse di tutti, che altro si può aggiungere, cosa si potrebbe dire a chi ripone la sua fiducia e affida la custodia dei suoi beni a chi ha derubato parenti e amici? Questa la realtà.
Lo ha già affermato a suo tempo il grande Jules Verne; “La scienza, è fatta di errori, ma di errori che è bene commettere perché un poco alla volta portano alla verità”. Sottile affermazione, io temo che l’umanità sia ormai così ottusa che questa verità non la riconoscerà mai, la interpreterà sempre a modo suo. Non è certo per caso che l’autore subito dopo questa affermazione fa domandare al suo personaggio: “E a quale profondità ci troviamo?”
Che cos’è in realtà la scienza, quale scienziato è andato a fondo di questa domanda?
Anche nell’astrofisica si commettono ugualmente errori convinti di progredire, nessuno ha una comprensione d’insieme della realtà; bravissimi magari per quanto concerne singoli sistemi con calcoli matematici ed equazioni difficili, rielaborazione di dati, applicazioni tecnologiche davvero ammirevoli e certo alla portata di pochi, ma poi al di là dei calcoli specifici, solo in balia di chimeriche fantasie del cervello a cui porta la logica applicata fino agli estremi, ricongiungendosi con ciò che proprio la scienza ha sempre disprezzato e che con la realtà non ha più nulla a che vedere. Così un noto fisico alla fine di una interessante spiegazione che dimostra la sua competenza conclude con una citazione di Thomas Eliot dandovi un’interpretazione del tutto opposta a quella che l’autore in realtà esprime con quella frase: la vanità di tutta la ricerca scientifica che alla fine non arriverà che a trovarsi al punto di partenza e gli scienziati si renderanno allora conto di quello che pochi saggi e uomini dalla profonda carica spirituale avevano già compreso da secoli e conosceranno il mondo per la prima volta. (Ma per arrivarvi in modalità esteriore con analisi e deduzioni scientifiche avranno nel frattempo sconvolto l’equilibrio del pianeta, portato all’autodistruzione, per la presunzione di saper far meglio, di poter sondare la natura con la razionalità, conoscerla attraverso la tecnologia; per non aver avuto la fede di credere…).
“Le malade imaginaire” di Molière è purtroppo sempre ancora oggi attualissimo.
La maggior parte delle persone crede che quando ci si ammala per curarsi occorre prendere per forza delle medicine. Altrimenti come si guarisce? Direbbero i più. Nient’affatto, il più delle volte il corpo è solo stressato e ha bisogno di riposo per vincere il male. Certo le medicine servono in molti casi ed è bene che ci siano, ma questo non significa che bisogna subito usarle per ogni malessere. Solo in caso di assoluta necessità, leggendo attentamente il foglio illustrativo con particolare attenzione agli effetti collaterali, valutando seriamente se conviene esporsi a questi per superare il male attuale. Un medico mi ha detto una volta: “se leggi cosa c’è scritto sul foglio illustrativo non assumerai più nessuna medicina”, ma io domando, allora perché lo scrivete, è solo un modo per non prendersi alcuna responsabilità affinché questa ricada sul paziente? Succede come con le sigarette, basta scriverci sopra “Il fumo uccide”, per poi poterle vendere tranquillamente senza farsene alcuna coscienza, chi le compra sono affari suoi, perché si è così certi che qualsiasi fumatore al vedere quella scritta acquisterà il pacchetto ugualmente, nessuno uscirà lasciandolo sul banco del tabaccaio. Con le medicine è lo stesso e sembra una cosa normalissima. Non per me, io ho buttato nella spazzatura un’intera scatola di pastiglie antidolorifiche, acquistate per lenire un insistente mal di denti in un momento in cui non avevo la possibilità di andare dal dentista e avevo scelto la medicina più blanda delle due che mi presentò la farmacista (l’altra che aveva un effetto più efficace e avrebbe sfiammato subito il dente malato, pur senza prescrizione medica, poteva avere qualche possibile effetto collaterale in più, mi fu detto quando chiesi informazione e pertanto la esclusi). Quando però lessi il foglio illustrativo della scatoletta acquistata mi sono ricreduta, l’ho ficcata in un cassetto e lì è rimasta fino a scadenza senza che abbia mai preso una pastiglia, ho preferito tenermi il mal di denti e da quella volta non ci ho mai più riprovato. O andare dal dentista, o tenersi alcuni giorni il mal di denti finché si sfiamma da solo. Perché dovrei togliermi questo dolore per compromettere la mia salute in altri modi per il futuro? Meglio soffrire ora sapendo bene quale ne è la causa che non porterà a qualcosa di più grave salvo al massimo rovinarmi o perdere un dente, (la medicina che toglie il dolore certo non lo aggiusterebbe comunque), che rischiare di far insorgere degli altri mali per i quali ci vorranno poi altre medicine, fino ad arrivare ad una catena da cui non potersi più sganciare, diventando dipendenti dalle medicine come lo sono i drogati dalla droga.
A noi da bambini quando avevamo l’influenza i genitori ci davano l’aspirina e in dose minima, solo se la febbre diventava davvero molto alta, sui 39°C, prima la terapia era stare a letto sotto le coperte, prendere una tisana sudorifera una o due volte al giorno con conseguente cambio d’abiti, e bere il più possibile soprattutto spremute e succhi di frutta fatti in casa. Il corpo deve vincere da sé il virus se è possibile, gradualmente così ha il tempo di produrre naturalmente gli anticorpi e si rinforza, con le medicine invece, specialmente gli antibiotici, si sconfigge subito il male ma si viene indeboliti; l’organismo non ha il tempo e la possibilità di combattere per suo conto e pertanto con una tale guarigione forzata sarà la volta dopo ancora più esposto e facilmente infettato se circola un virus e con ogni nuova assunzione di medicine sarà sempre meno in grado di reagire autonomamente e dovrà ricorrere a medicine sempre più potenti. Una cura con antibiotici io l’ho fatta una sola volta nella mia vita, si trattava di un’infezione acuta a causa di una piccola ferita al piede non disinfettata (da ragazzini d’estate si andava spesso scalzi nel giardino), la cosa era già in stato avanzato, avevo la febbre e un gran male al piede gonfio e mi portarono al pronto soccorso; in quel caso l’antibiotico era necessario. Lo dice anche il termine: Anti- biotico = contro la vita, vanno presi solo in casi gravi di effettivo rischio, invece si somministrano spesso con noncuranza. A noi in famiglia ora da adulti, un’influenza viene assai raramente, io non ricordo più quando l’ho avuta l’ultima volta, sono passati molti anni.
I vaccini hanno in fondo le stesse conseguenze delle altre medicine anche se agiscono in modo diverso: alcuni possibili effetti collaterali che in certi casi possono risultare anche gravi, e viziano per così dire l’organismo rendendolo pigro e incapace di reagire da solo in futuro. Certo stimolano il sistema immunitario a produrre anticorpi contro una specifica patologia, ma lo fanno in modo artificiale e mirato, la natura non è mai così unilaterale e ristretta. Se un organismo umano ha la capacità di reagire e produrre anticorpi contro un nuovo virus fino a quel momento sconosciuto, ciò significa che non è armato solo contro quel virus specifico, ma attaccato da qualsiasi altro (almeno sulla scala di pericolosità simile dei virus), saprà ugualmente difendersi. Il vaccinato invece produrrà solo gli anticorpi specifici per i quali è stato stimolato dal vaccino, quando questo stimolo si esaurirà non ne produrrà altri spontaneamente se non con ripetuta vaccinazione (che può anche avere conseguenze indesiderate se degli anticorpi ci sono ancora) e non sarà poi più in grado di produrre spontaneamente anticorpi contro un virus diverso se questo si presentasse.
Risultato: l’organismo diventa completamente incapace di reagire a un qualsiasi attacco esterno e se per questo la medicina ufficiale non ha ancora un rimedio la persona è perduta.
L’uomo con le sue tecniche artificiali e in tutti i campi, può solo agire in modo limitato, i suoi espedienti non arriveranno mai alla totalità dei processi naturali, ne isolano una minuscola parte e con questa si ha la presunzione di poter vincere la natura. Sarà solo un’apparenza momentanea che in futuro potrà portare a delle conseguenze imprevedibili.
Si guardi ad esempio il volo di un uccello, l’uomo con tutta la sua tecnica non arriverà mai a imitare un volo simile completo, ne imita sempre singoli aspetti: il volo rigido di un aeroplano, quello sorretto dall’aria di un parapendio o una tuta alare… ma come un uccello libero mai.
Tutte queste morti da covid che abbiamo avuto sono già una conseguenza dell’errato agire umano. Non è questo virus di per sé così pericoloso, tanto è vero che qualcuno può contrarlo senza accorgersene, altri lo passano in forma leggera come un’influenza, altri invece muoiono, ma perché? Questo pare nessuno se lo domandi, il fatto che le persone con patologie pregresse siano state le prime e più numerose vittime segnala la causa che non si vuole riconoscere.
Perché i medici lasciano al governo la decisione sulle regole da imporre ai cittadini per cercare di uscire dalla pandemia? Cosa ne sanno i politici? Non sono mica laureati in medicina. Se una persona anche colta ma che non è medico ha qualcosa da contestare, gli si rinfaccia sempre proprio questo, (scommetto che se i medici leggessero direbbero altrettanto a mio riguardo, ma non avrebbero argomenti più seri da contrappormi), invece ai politici che non sono certo le persone più istruite del paese, si lascia la decisione che determina le sorti di tutto il popolo italiano, quale eresia. Pur si sa quanti pasticci vengono fatti in politica, li si critica sempre, ma poi si rimette a loro la facoltà di legiferare su una questione così delicata come la salute, la vita e la morte di ciascuno di noi, quello che dovrebbe essere la più sacra libertà di ogni individuo. Se io voglio prendermi il rischio di cadere in un crepaccio saltandolo con gli sci durante una discesa è una mia libera scelta (può essere anche incoscienza in certi casi, ma è da ricondurre a me, sono io incosciente, non altri per me, pertanto ne pago le conseguenze), ma lo stato non può ordinarmi una cosa simile, né in modo cosciente e ragionato né tanto meno per un errore incosciente, perché della mia vita posso disporre solo io; altrimenti dovremmo essere di fronte allo stato tutti dei criminali sui quali esso ha pertanto un diritto per legge di condannarci, diversamente è lo stato che diventa il criminale. (Oppure criminali siamo ormai tutti quanti e pertanto ci autodistruggiamo a vicenda). Se si guarda a tutti gli orrori di cui l’umanità stessa è colpevole e lungi dal riconoscerli continua a procedervi, proprio come per questa pandemia, convinta sempre ancora di farcela a vincere infine sulla natura, causando nel frattempo sempre più sofferenza, allora è il caso di augurarsi che tutto finisca al più presto, che questa umanità si estingua. Chissà forse la natura proprio attraverso questa infatuazione nella scienza si sta servendo dell’uomo stesso per annientarlo, perché quando si ha passato la misura questo è l’ovvio decorso secondo le leggi che regolano l’universo. L’uomo si crede ancora nel suo potere di operare a proprio vantaggio, non si accorge che anche con la tecnologia è nelle mani dei processi naturali, perché il cervello e la capacità di inventarla gli viene dalla fonte stessa della vita, non si è mica fabbricato il suo cervello da solo. Pertanto non potrà mai uscire dalla cornice che la natura gli ha assegnato ed ora lo sta conducendo alla sua rovina perché non ha l’umiltà di rimanere in armonia con essa, si illude di poter essere autonomo, come si potrebbero illudere delle cellule tumorali per il fatto di accrescersi autonomamente invece di limitarsi ad espletare le mansioni assegnatele per la conservazione dell’individuo come fanno le cellule sane. Queste cellule autonome di fronte ad un organismo, che accrescono un tumore, lo sappiamo tutti, porteranno a morte l’individuo, cioè l’intero sistema e così sarà prima o poi per l’uomo se non si arresta perché è ormai diventato per il pianeta come le cellule di un tumore. Per l’universo questo annientamento dell’uomo sarà poca cosa, le potenzialità che racchiude sono immense, le sue sperimentazioni illimitate, potrà rigenerare altrove ciò che per noi non è neanche immaginabile; il danno lo avremo solo arrecato a noi stessi per sciocca superbia e cupidigia, questo unico e meraviglioso pianeta, una dimora paradisiaca che l’uomo continua a trasformare in inferno di sofferenze fin dalla sua comparsa, per non sapersi mai accontentare con umiltà del necessario che gli basta per vivere in pace con tutti.
In quanto ai virologi che addossano le responsabilità ai politici e se ne lavano le mani, il motivo è semplice, si sgravano così facilmente la coscienza e ogni responsabilità per esiti futuri imprevisti. Loro in fondo sanno io credo, almeno in una certa misura sono coscienti dell’errore; i politici ci cadono per ignoranza, perché vedono solo gli interessi economici, il futuro immediato di come uscire dalla pandemia, il resto non interessa, ci saranno poi nel frattempo nuove elezioni; ma i medici fanno il loro mestiere a vita, no non possono ignorare del tutto, vogliono ignorare! Lo fanno davanti agli altri e forse chissà, anche in parte davanti alla loro coscienza, che altrimenti come farebbero … Una presa di posizione ufficiale no, perché in entrambi i casi sarebbe negativa per loro e pertanto zitti, lasciare fare agli altri. Le conseguenze negative future che potranno palesarsi in maniera evidente se siamo davvero già ad un punto critico di fronte alla natura e i suoi equilibri, oppure come è successo fin’ora in maniera ancora occulta con mali serpeggianti qua e là in modo tale che nessuno potrà con certezza dimostrare la causa e l’effetto, chi ha un po’ di discernimento sa che ci saranno e pertanto non vuole averne la diretta responsabilità, anche solo nella sua coscienza. D’altra parte la verità andrebbe contro tutto l’attuale sistema sanitario, contro l’ordine dei medici, l’agire comune, si scoperchierebbe un pentolone da cui non verrebbe fuori un solo serpente, quello della scelleratezza di rendere il vaccino obbligatorio, ma ne sguscerebbero fuori subito a centinaia, se se ne libera uno non si può credere che gli altri rimangano tranquillamente dentro quando tutti quanti premono contro il coperchio … guai, l’unico modo per tenerli a bada è di premere ben giù il coperchio, non lasciare uscire nessuno, anche se si pensa che qualcuno come questo se uscisse potrebbe anche essere utile all’umanità che acchiapperebbe le mosche nocive, ma a costo che scappino fuori tutti no mai, sarebbe il finimondo per la sanità.
Anche la medicina è una specie di droga che crea dipendenza, ma sembra che proprio questo si voglia per tutti.
Fare una vita sana senza ricorrere a medicinali oggi non è tollerato, chi non dà il suo contributo per incentivare l’economia esiste inutilmente. Quell’economia che è proprio la causa della distruzione del nostro pianeta e tuttavia finché non ci avrà annientato completamente, continua essere il fine dell’esistenza a cui tutti mirano, produrre, guadagnare e spendere sono gli unici imperativi collettivi, non importa che cosa, beni almeno per due terzi del tutto superflui e inutili, anzi nocivi per il corpo e per lo spirito.
Poi i non vaccinati vengono incolpati di mettere a rischio la vita degli altri, ma chi oggi non la mette a rischio quotidianamente? E in modo attivo, deliberatamente, non passivamente a propria insaputa come potrebbe essere con il virus, e chi rispetta le distanze e nemmeno mai si è contagiato, non ha certo mai messo a rischio nessuno, sono se mai gli altri anche se vaccinati che possono mettere a rischio la vita sua se gli si avvicinano. Tantissimo dipende dal comportamento delle persone, dalla vita che conducono, assurdo incolpare a priori per puro pregiudizio; non tutti si mischiano alla folla, c’è anche chi conduce una vita solitaria, già questo dimostra che tutto si basa su erronee valutazioni e pregiudizi. Lo stato dovrebbe bloccare e vietare ben altro se la legge è non mettere a rischio la vita degli altri.
Certamente nella maggior parte dei casi il virus non è che “la goccia che fa traboccare il vaso”, e i veri colpevoli sono da cercare altrove. La pecca dei “No Vax” che agiscono più per istinto di conservazione che ragionamento approfondito nella maggior parte dei casi, è solo che partecipano a tutto il resto. Non si può essere contro il vaccino e fare la stessa vita insana e di abusi come gli altri.
Se oggi il vaccino per i più può risultare necessario ed efficace perché sono ormai asserviti alla medicina e non hanno altra via, generalizzare per tutti è una colpa, che mina la resistenza immunitaria naturale dei cittadini sani, impedendo che trasmettano ai figli un sistema immunitario non compromesso dalla chimica.
Certo nessuno ha la certezza di uscirne bene, di non rischiare nulla, anche chi fa una vita sana, la natura non è mai del tutto prevedibile. Però è molto meglio correre questo rischio, rimettersi al destino, che sottoporsi a una iniezione obbligatoria che può trasformarsi nell’esecuzione di una pena capitale nel peggiore dei casi, nel migliore avrà compromesso in maniera più o meno evidente la nostra salute per il futuro. Chi è già asservito alla medicina non ha particolari motivi per rifiutarlo, così come un drogato facilmente si fa un’altra iniezione, ma chiedere a chi non si è mai drogato di fare una cosa simile, diventare tossicodipendente per ordine del governo … ma vi rendete conto di quel che chiedete ai cittadini? No nessuno se ne rende davvero conto, perché nessuno è più sano, tutti hanno già preso delle dosi in precedenza di quelli che vogliono a tutti i costi che ognuno vi si sottoponga.
Credere ciecamente nella scienza è un grande errore, la scienza ha portato ai più gravi crimini, basti pensare alla bomba atomica.
Non è contro la scienza di per sé che bisogna schierarsi ma all’abuso che se ne fa. E’ una gran cosa che oggi ci siano a disposizione tanti rimedi per casi gravi che una volta portavano inevitabilmente alla morte, che la chirurgia arrivi a fare “miracoli”, a ricostruire parti del corpo in caso di incidenti, ustioni, tumori … ridonando una vita dignitosa a chi ne è rimasto vittima, ma condannabile è che poi si adoperi anche per persone sane contro ogni buonsenso, (ad es. per assurdi capricci estetici, siamo forse nient’altro che papere o gabbiani che si lisciano le piume e si pavoneggiano?). Un disagio per il proprio aspetto può al contrario portare ad una riflessione più profonda, spronare l’individuo a fare qualcosa di più significativo nella vita, a distinguersi maggiormente per la sua personalità affinché l’aspetto perda di importanza. (Il padre del grande architetto Filippo Brunelleschi disse a suo figlio ancora ragazzo: vorrei che nella vita ti distinguessi non per la tua bruttezza. – Con la realizzazione della cupola del duomo di Firenze la sua fama è rimasta eterna, nessuno lo menziona certo per il suo aspetto). Poi a lungo andare, la bellezza che è un fattore di selezione naturale vantaggioso per la procreazione, se diventa artificiale non si tramanderà più, i belli per natura andranno pure con i brutti rifatti con artificio, dopo qualche generazione non nasceranno più persone belle, si tramanderanno proprio quei tratti che si ha voluto correggere, l’aspetto degli esseri umani diventerà sempre più orribile e ributtante, solo chi avrà la possibilità di sottoporsi a degli interventi chirurgici potrà distinguersi esteticamente; i tempi in cui molte persone nascevano belle per natura diventeranno una leggenda, come quella per noi ora di presunti giganti che nell’antichità popolavano il pianeta. Ogni agire umano porta a delle conseguenze e spesso per noi imprevedibili.
La natura è di gran lunga più forte dell’uomo, (lo dimostra continuamente con alluvioni, terremoti, uragani …),nessun medico può prevedere cosa sarà in futuro, l’uomo non può costringerla secondo i suoi voleri, potranno comparire nuovi virus refrattari all’attuale vaccino. Allora questa vaccinazione di massa avrà reso l’intera popolazione umana ancora più incapace di reagire in modo naturale e produrre spontaneamente gli anticorpi per contrastare il male e vi sarà una moria generale o perlomeno maggiore di quella attuale.
La responsabilità di chi sta al governo è enorme, può un domani facilmente trasformarsi in grave colpa.