Dove va la maggioranza là c’è l’abisso, da Noè a Enea son sempre i pochi a salvare una stirpe
Tutto si ripete come nel lontano passato delle più antiche civiltà. L’uomo odierno si crede progredito, ma è solo apparenza, l’abbaglio gli viene per l’uso quotidiano di sofisticate tecnologie che in realtà non sono altro che l’eredità di secoli di ricerche e sofferenze e del genio di pochi grandi inventori e uomini che hanno saputo dare uno sguardo incondizionato nella realtà della natura.
Tolti tutti gli apparecchi elettronici diventati ovvi e per molti anche indispensabili, per i più nulla potrebbe attestare un progresso umano rispetto ai popoli di epoche remote. Cambiano un poco il contesto e i fatti esteriori, ma l’essenza è la stessa e le reazioni identiche.
Vi ricordate il cavallo di Troia?
Ora ci risiamo. La pandemia e coloro che vogliono l’obbligo vaccinale.
Arriva un messaggero, un ingannatore, impostore mandato dagli Achei per annunciare la notizia, si finge vittima, pestato e minacciato a morte per suscitare compassione e farsi accogliere dai Troiani dentro le mura.
I giornali e media di oggi: per giorni hanno attirato l’attenzione pubblica su due turisti cinesi curati all’ospedale Spallanzani di Roma come i primi portatori del virus covid-19, riportando ogni più piccola variazione del loro stato di salute e pur essendo anziani se la sono cavata senza complicazioni e sono quindi rimpatriati. La narrazione è però subito cominciata in pompa magna, mai nessuno anche tra i malati e infortunati più gravi sconosciuti al grande pubblico, ha fatto tanto notizia sui media e focalizzato su di sé il mondo. In questo stile la narrazione è poi continuata. Già si sa che i giornalisti sono come le iene a caccia di notizie sensazionali, ingigantendole se non lo sono abbastanza, è il loro mestiere, ma questa volta sembravano affamati oltre misura, forse per la crisi generale pre-covid di cui un po’ tutti si lamentavano, decisi a dilaniare una preda gigante appena lievemente ferita, senza essere coscienti del pericolo in cui mettevano l’intera comunità.
Questo il principio della paura suscitata; prima notizia, poi timore, quindi paura quando sono iniziati i casi a Bergamo (forse perché c’è un aeroporto internazionale), poi diffusisi rapidamente. La gente era già condizionata dalle notizie drammatiche che erano giunte dalla Cina, senza i media tutto sarebbe rimasto piuttosto tranquillo, inosservato, invece … ecco i maggiori colpevoli, (che alle trasmissioni si indignano proclamando a gran voce che è una grave colpa mettere a rischio la vita degli altri e inveiscono contro i non vaccinati; che se non hanno mai preso il virus in questi due anni, non contagiano certo nessuno. Dare per scontato che un non vaccinato contagi altri è assurdo, è molto più verosimile che lo facciano i vaccinati che sono la maggioranza e si credono protetti e se un non vaccinato si ammala è probabilissimo che siano loro la causa delle sue gravi condizioni se dovessero verificarsi). Sì proprio i media sono i primi responsabili dei tanti decessi per aver suscitando terrore, agitazione, sembrava un finimondo ad ascoltare e leggere le notizie che diffondevano.
Con un po’ di buonsenso si assisteva ad una commedia tragico-comica e poi la cruda tragedia è arrivata davvero.
La gente ha perso la testa, tutti avevano paura, correvano subito in ospedale per qualche sintomo, forse anche solo influenzale, e proprio là negli ospedali il virus si propagò, anche tra chi vi era arrivato senza averlo, non c’erano protezioni a disposizione dei medici, nessuno sapeva come curare eppure tutti inizialmente correvano in ospedale. Il resto ormai lo sappiamo, il dramma è stato enorme e … oso dirlo, se i media avessero taciuto come tacciono sempre di fronte agli incidenti stradali (ci sarebbe invece una motivazione molto più ragionevole a focalizzarvi l’attenzione dato che sono causati direttamente dal comportamento umano), è probabile che sarebbe stato di assai minore entità.
Sì le battaglie tra i Troiani e i Greci sono state cruente, entrambi i popoli erano valorosi e tenaci, per anni nessuno prevalse. Le battaglie perse da una parte o dall’altra non furono determinanti e si recuperava con rivincite, ma poi avvenne uno stallo, segni di stanchezza su entrambi i fronti. Molti valorosi erano caduti, ora mancavano guerrieri forti ed emergenti, nessuno poteva sperare di avere la meglio sul nemico. Arrendersi? No, sarebbe stata una vergogna per gli Achei dopo dieci anni di guerra.
Il mondo attuale, una guerra di sottofondo serpeggia, la si vuole ignorare, celare, ma da decenni l’economia e la salute pubblica si fanno battaglia una contro l’altra. La produzione sommerge il mercato di prodotti, nel primo dopoguerra in graduale salita sempre più nocivi per la salute umana e inquinanti per l’ambiente e la pubblicità esorta al consumo, tutti le soggiacciono. La medicina spronata dall’aumento di patologie, nuovi disturbi e malattie una volta rare, ora sempre più frequenti, cerca di equilibrare i danni buttandosi però anch’essa a capo chino nella produzione. Per un po’ l’economia e la medicina trovano un equilibrio per il genere umano, nessuna prevale definitivamente sull’altra, sono tante piccole battaglie combattute. Le persone più valorose anche nella nostra società sono ormai morte, coloro che avevano ancora discernimento nella ricerca scientifica, ora tutti brancolano al buio compresi i governanti e vanno avanti a tastoni. Ad un certo punto, ormai tardi, ci si rende conto di stare alterando il pianeta con l’inquinamento e si comincia a prestare un poco più di attenzione alla produzione e lo smaltimento. D’altro canto l’abitudine alle comodità e al benessere ha portato a non voler tollerare alcun minimo disturbo e pretendere per tutto subito un rimedio farmaceutico (con noncuranza e leggerezza sia da parte delle persone sia dei medici), dimenticando che la natura è più forte e l’uomo non può costringerla per lungo tempo, le reazioni e conseguenze possono rimanere latenti per molti anni, anche un’intera generazione, ma poi d’un tratto si manifestano in una maniera del tutto inaspettata.
L’industria farmaceutica intanto acquista sempre più consapevolezza dell’opportunità, la salute delle persone diventa irrilevante, (una tendenza già presente al tempo di Molière, ve lo siete dimenticati il “Malato Immaginario”?). Il settore della sanità è ormai “leader” dell’economia, se prima ne contrastava gli effetti negativi sulla salute, ora vi è scivolato esso stesso, è stato abbagliato dall’oro ed un solo fine persegue, arricchirsi.
Le produzioni aumentando ogni anno, superano però ormai la richiesta, succede così per le fabbriche di automobili, verosimile che l’industria farmaceutica si trovi in uno stato simile, i malati sono forse ancora un po’ meno dei sani, potenziali acquirenti di auto. Quando un’industria è diventata un colosso con migliaia di dipendenti deve mantenersi, è un problema, insorge una crisi, come tirare avanti? Non si può fallire, non si possono licenziare migliaia di persone che rimarrebbero senza lavoro, occorrono malati per salvare queste industrie. In mancanza di meglio si fanno ricerche, sperimentazioni su virus di animali, i governi intanto finanziano la ricerca e si può tirare avanti, poi qualcosa arriverà, si spera una scoperta sensazionale, un rimedio straordinario per determinate patologie, forse contro il cancro (una di quelle malattie in cui è implicata la produzione e quindi l’inquinamento, ma l’economia non si può a nessun costo far retrocedere anche se stende morti) e d’un tratto invece guarda un po’ sfugge un virus, da un laboratorio pare … e avviene in Cina, un paese guardato con un po’ di diffidenza dalle potenze d’Europa e d’America, un enorme paese che sempre più si fa alla ribalta per la concorrenza, invade i mercati… e in Cina può accadere di tutto, è facile orientare in tal senso l’opinione pubblica che vi è già propensa.
Ricordo ad es. anni fa in un ostello francese in cui alloggiava un gruppo di giovani cinesi, vi era una cucina collettiva, si stavano preparando una bella insalata mista in grandi ciotole, una signora tedesca fece un’osservazione assurda rivolta a me che conosco la lingua: “Cosa non mangiano quelli, di tutto, fa persino puzza quello che si stanno preparando” (Non so da cosa potesse aver sentito puzza).
Un virus che fa morti, occorre un rimedio … ecco …
L’enorme cavallo di legno che ospita nel suo ventre i guerrieri greci, bisogna portarlo dentro le mura di Troia. Accorre di nuovo Sinone l’ingannatore che mente, esorta i Troiani a farlo entrare, è un dono per gli Dei, se si conduce davanti al tempio la guerra finirà, i Greci leveranno le ancore e torneranno con le navi alle loro terre. Il cavallo è la panacea per tutti i mali. Non pochi credono, altri sono incerti, qualcuno diffidente, si discute, ognuno dice la sua … ed ecco si fa avanti il sacerdote Laocoonte, vuol dissuadere i Troiani dal portare il cavallo dentro le mura, li ammonisce, li esorta a respingerlo, distruggerlo, asserisce che è portatore di male e quasi riesce a convincere la moltitudine con il funesto presagio, ma d’un tratto si vedono i due serpenti salire dal mare, avvinghiarlo e quindi anche i suoi figli accorsi in soccorso del padre e tutti e tre vengono uccisi con il morso e lo strangolamento dai mostri marini.
La folla assiste con sgomento senza intervenire.
Dopo tale tragico spettacolo i Troiani atterriti non osano più esprimersi contro il cavallo di legno, gli Dei hanno dato un segno del loro volere, tutti concordano che il cavallo deve essere portato nella città davanti al tempio nella piazza centrale e così fecero.
Non succede ora la stessa cosa? Il cavallo una grande fabbrica, oggi al posto dei guerrieri è gravido di dosi di vaccino. Molti lo accolgono festosi, ansiosi di portarlo dentro le proprie mura affinché immunizzi tutti i concittadini e liberi dal virus. Qualcuno è esitante, altri titubanti, solo una minoranza è decisamente contraria.
Anche questa volta arriva un segno che suscita terrore e convince. Presso gli antichi c’era l’unità, gli eventi si verificavano tra singoli, impostori, grandi guerrieri, sacerdoti; oggi nel nostro mondo frammentario e suddiviso in piccole unità: i byte, i pixel, le particelle quantistiche, è naturale che tutto si svolga distribuito sui tanti. I nostri impostori sono i giornali, la TV che diffonde false notizie e condiziona le masse di popolo incapaci di una riflessione seria e autonoma. Anche noi abbiamo i Laocoonte: coloro che si esprimono pubblicamente contro il vaccino; ma la natura è imprevedibile può colpire chiunque, diversi non vaccinati si ammalano gravemente, famigliari accorrono in aiuto e vengono contagiati a loro volta, qualcuno muore e subito a gran voce la cosa viene diffusa. Tanti muoiono e son morti, ma se muore una persona che si è sottratta al vaccino, subito viene citata su tutti i media come punita per la sua contrarietà al vaccino. Molti incerti si convincono a vaccinarsi, quelli già favorevoli incitano e la maggioranza vince trascinando con sé anche i contrari che sono costretti a seguirli.