Natura e conoscenza
S. Margherita Ligure si inserisce in uno splendido ambiente naturale, conservando il suo carattere di cittadina prettamente ligure, dove l’opera umana armonizza con il paesaggio. In posizione strategica: non lontana da Genova, capoluogo di grande interesse turistico e commerciale, a due passi da Portofino e passaggio obbligatorio per chi vi giunge con mezzo terrestre.
Di fronte ha il mare con le sue piccole spiagge e scogliere, apprezzate da chi al mare vuol rimanere a contatto con la natura e sfuggire d’estate le distese di lettini e ombrelloni dei rinomati litorali sabbiosi. Non mancano però anche qui le spiagge ben attrezzate con ogni comodità anche se piccole; c’è insomma un mix per tutti i gusti. Tuffi dai trampolini, dalle boe e zattere gonfiabili, ma anche tuffi dagli scogli e angoli suggestivi per innamorati.
Per chi ama camminare in tutte le stagioni, vi è la nuova bellissima passeggiata sul mare: la pedonale per Paraggi; è questa una piccola e spettacolare baia con il suo mare verde cristallino, che arriva orlato da due scogliere ad una spiaggia di sabbia fine, che ospita d'estate i più prestigiosi stabilimenti balneari di tutta la zona: i Bagni Fiore.
Paraggi si trova a circa metà strada tra S. Margherita e Portofino, verso la quale si può proseguire lungo la strada, oppure percorrendo la pedonale poco più sopra al limite del bosco.
Alle spalle S. Margherita L. ha il Monte di Portofino e questo monte è un patrimonio di inestimabile valore paesaggistico. Io vi sono nata e ho trascorso tutta l’infanzia abitando al confine con i boschi che ricoprono le sue pendici e l’ho conosciuto con ogni tempo e stagione. Bisogna scoprirlo, per poter cogliere tutta la sua rara bellezza! Il turista che arriva nella cittadina e quasi non lo vede, non può immaginare quali tesori di spettacoli naturali esso racchiuda. Anche il tragitto in battello fino a Portofino può solo dargliene una vaga supposizione. Quando però si gira in barca oltre il promontorio di Portofino, nel tragitto Portofino – S. Fruttuoso - Camogli, la bellezza delle sue coste e dei suoi versanti appare in tutto il suo fascino; allora chi è che avendo un po’ di iniziativa e voglia di camminare può resistere al desiderio di percorrere i suoi sentieri? Tanti ve ne sono e vari, io non potrei contare quante volte abbia percorso ognuno di essi, eppure mai non stancano, ogni volta suscitano nuovo interesse; sempre cara mi è una passeggiata su questo monte. Non essendo troppo esteso si può partire al mattino da S. Margherita, salire, percorrere un sentiero e riscendere in giornata al mare ad un’altra località: Portofino, Camogli, la baia di S Fruttuoso o di Paraggi e tornare con bus o battello a seconda della disponibilità e delle condizioni meteo. Si può altresì ridiscendere a S. Margherita a piedi senza tornare per lo stesso itinerario. (La cartina dei sentieri reperibile all’ufficio di accoglienza turistica illustra dettagliatamente tutti gli itinerari ed i tempi di percorrenza). Anche mezza giornata è sufficiente per vedere una parte del monte.
Cartografia e maggiori informazioni anche su: Area marina protetta Portofino
Sorprendenti sono i contrasti, soprattutto nelle belle giornate autunnali e invernali, tra i boschi delle vallate e del versante santamargheritese prevalentemente a castagni e carpini, intervallati da querce e la tipica macchia mediterranea sempreverde tra la quale svettano i pini oppure i lecci, sull’altro versante. Repentino è questo cambiamento quando si percorre il largo e comodo sentiero che parte in prossimità dell’albergo “Portofino Culm”(raggiungibile con bus o mezzo proprio da Ruta di Camogli), e conduce alle “Pietre Strette”: si tratta in realtà di uno slargo dal quale dipartono i sentieri nelle varie direzioni. Se si imboccano quelli esterni che fanno il giro del monte, ci si ritrova catapultati in un altro ambiente, un altro clima.
Se prima vi era l’inverno, ora vi sarà una mezza estate; se vi era la frescura di un verde bosco estivo, ora vi sarà la calura ardente delle isole del sud. Spettacolari le viste sul mare dalla distesa vasta e dal lungo orizzonte che si tocca con il cielo, dove in giornate serene senza foschia si può avvistare la Corsica e l’isola D’Elba. Pittoreschi gli scorci dove il blu del mare appare guardando attraverso i tronchi e le chiome dei pini. Interessantissime le varietà di piante della macchia mediterranea sempreverde: corbezzolo, eriche, mirto, ginepro, lentisco, cisti, ampelodesma, timo, per citarne solo i più vistosi, che con il loro profumo, assieme a quello lontano salmastro del mare contribuiscono a creare quella speciale atmosfera di questo ambiente.
Persino con cielo coperto vi è il suo fascino, o quando la nebbia copre e scopre a tratti il paesaggio dandogli nuove vestigia misteriose; oppure quando il mare mosso visibile sulla costa con le sue lingue di spuma che assaltano le scogliere, fa udire il rumore della risacca fin lassù sui sentieri alti del monte.
Negli ultimi anni, da quando ero bambina, molte trasformazioni sono avvenute, anche questo monte che dovrebbe essere gelosamente custodito è stato oggetto di speculazioni edilizie e già prima purtroppo ha subito ripetutamente gli incendi; tuttavia la sua bellezza fin’ora trionfa ancora ed è necessario difenderla da ogni nuova aggressione. La testimonianza di quanto valga questo monte ed i tanti tentativi di sfruttamento, purtroppo in parte riusciti, la si può trovare nel libro: “Il Monte” di Marco Delpino giornalista editore di S. Margherita, nel quale egli affronta l’argomento in modo dettagliato con stile e ammirevole coraggio, mostrando tutta la verità. Info sul sito: www.tigulliana.org
Ciò che deve invogliare a venire a S. Margherita è l’ambiente e la bellezza naturale, dove si può ritrovare la coscienza e consapevolezza di esseri umani e non strumenti dell’economia e della tecnica a cui il mondo d’oggi ci vuol ridurre.
Giungla o foresta? Quando vicino a casa si può sognare di essere in un continente lontano. Anche questo è il Monte di Portofino.
Neve in riviera per il primo Marzo 2018

La neve nel bosco per salire in vetta

La neve sul Monte di Portofino durata un solo giorno

Neve per il primo Marzo in riviera, 8 cm sul Monte

In vetta al Monte di Portofino
Due monti a confronto che hanno profondamente segnato la mia vita: il Monte di Portofino della mia infanzia, così dolce e solo per pochi metri più di una collina; inesauribile terreno di giochi, passeggiate, escursioni, bagni nelle insenature, raccolta funghi, castagne, legna, scorribande nei boschi e sui versanti marittimi tra macchia mediterranea e pini, in ogni stagione all’interno della sicura protezione famigliare, nel forte legame di unione, complicità e sentire collettivo.

Monte di Portofino

Baia S.Fruttuoso

Insenatura di Punta Chiappa
Il Monte Bianco, il più alto d’Europa con la sua mole enorme, l’asprezza delle sue pareti e creste, i suoi pericoli, il gelo, le sue rocce e i suoi ghiacciai da rimirare da lontano, la sua cima a cui aspirare rischiando la vita; la montagna della mia maturità, dell’avventura rischiosa, della conquista amara, della solitudine. E così straordinaria. In fondo la stessa varietà, lo stesso inesauribile terreno da esplorare dell’altro monte anche se del tutto opposto; è la stessa meravigliosa natura che si esprime in modi tanto differenti.

Monte Bianco di Courmayeur

Mont Blanc

Il Monte Bianco

Certificato d'ascensione